Tao
Il Tai Chi Chuan è un'arte marziale basata sui principi della filosofia taoista. I contenuti di questa filosofia sono stati registrati per la prima volta nelle opere attribuite a Lao-tzu: personaggio dalla biografia incerta, lo stesso Lao-tzu non è il nome ma un titolo onorifico, composto da "vecchio" (o "venerabile") e "maestro".
Uno dei testi più importanti del taoismo è il Tao-tê-ching. La sua composizione risale a un periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C. Si sospetta che le tavolette dalle quali era composto si slegassero frequentemente, in modo tale che non si è adesso sicuri dell'ordine originale dei blocchi di caratteri: da qui il sorgere di numerose questioni critiche e interpretative.
Le prime righe del testo (qui sotto riportate da tre edizioni italiane) introducono uno dei concetti fondamentali: il Tao, in cinese "via", "cammino".
- «La Via veramente Via non è una via costante. I Termini veramente Termini non sono termini costanti.», Tao Tê Ching, a cura di J.J.L. Duyvendak, Adelphi 1975.
- «Tao k'ê tao, fei ch'ang tao. Ming k'ê ming, fei ch'ang ming.». Secondo l'interpretazione tradizionale, la traduzione letterale di questo incipit dovrebbe essere: «La via che è [una determinata] via, non è l'eterna via; il nome che è [un determinato] nome, non è l'eterno nome». Secondo interpreti più recenti dovrebbe essere invece: «La via che è [la vera] via, non è una via costante; il nome che è [il vero] nome, non è un nome costante». Scelga il lettore.», Lao-Tze, Tao tê ching, citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori 1993.
- «Il Tao di cui si può parlare non è l'eterno Tao, il nome che si può pronunciare non è l'eterno nome.», Lao-Tzu, La regola celeste, a cura di Augusto Sabbadini, Giunti Demetra 2007.
Chiudo con queste parole, ancora attribuite a Lao-tzu: «coloro che sanno non parlano e quelli che parlano non sanno».